STUDENTS' VADEMECUM

Guidelines for a smooth communication 

(I could never have thought I would have to write this page, but....)

Noberto Bobbio, philosopher, jurist and political scientist, wrote that "Our rights are nothing but the duties of others to us."

In our daily lives, in the academic, work, health, family, social, political, etc. context, the rights and duties that govern our actions are clearly delineated. However, each individual also has specific duties to other citizens, peers or subordinates, colleagues or interlocutors, such as diligence in one's work, compliance with regulations, fair behavior toward colleagues, superiors and the work environment, as well as the responsibility to preserve their integrity in every way possible. In practice, rights and duties are two sides of the same coin: without duties there would be no rights and vice versa.

It is therefore incumbent on us to remember that the context in which we find ourselves is the result of both academic substance (the lectures, teaching content, labs, study experiences, etc...) and form (the relationships between faculty and students, relationships with secretaries, respect for roles, the use of proper language and register in the right venues and at the right times, etc...).

While it is true that form alone constitutes an empty vessel and therefore of little use in providing tools in any field, the substance learned in the course of study makes the student an expert in his or her field.

It is the form, finally, that turns an expert into a professional. 

Clothes do not make the person, of course, but you do not want a naked person walking around!

Noberto Bobbio, filosofo, giurista e politologo, ha scritto che  "I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti".

Nella nostra vita quotidiana, nel contesto accademico, lavorativo, sanitario, familiare, sociale, politico, etc., si delineano chiaramente i diritti e i doveri che regolano le nostre azioni. Tuttavia, ogni individuo ha anche doveri specifici nei confronti degli altri cittadini, pari o sottoposti, colleghi o interlocutori, come la diligenza nel proprio lavoro, il rispetto delle norme, un comportamento leale verso i colleghi, i superiori e l'ambiente di lavoro, nonché la responsabilità di preservarne l'integrità in ogni modo possibile. In pratica, diritti e doveri sono due facce della stessa medaglia: senza doveri non ci sarebbero diritti e viceversa. 

E' quindi doveroso ricordare che il contesto nel quale ci troviamo è il frutto sia della sostanza accademica (le lezioni, i contenuti didattici, i laboratori, le esperienze di studio, etc...) che della forma (i rapporti tra docenti e studenti, i rapporti con le segreterie, il rispetto dei ruoli, l'utilizzo di un corretto linguaggio e di un registro opportuno nelle sedi e nei momenti giusti, etc...).

Se è vero che la sola forma costituisce un recipiente vuoto e pertanto poco utile a fornire strumenti in qualsiasi ambito, la  sostanza appresa nel corso degli studi rende lo studente un esperto nel suo campo.

E' la forma, infine, che trasforma un esperto in un professionista. 

L'abito non fa il monaco, certo, ma non vorrete far circolare nudo un monaco!

Rights and Duties

Diritti e Doveri

Article 6 of Sapienza Student Charter of Rights and Duties says: 

«Students have inviolable rights, regardless of their gender, sexual orientation, race, nationality, religious belief, political conviction, personal and social conditions, and equal dignity compared to all the other members of the community. The university guarantees the integration of all the members of its community without any distinction or discrimination. »

The Charter of Students' Rights and Duties was approved by the Academic Senate by resolution No. 244 of Oct. 15 2019 and issued Rector's Decree 3862/2019 prot. 0108807 dated 6 December 2019.

You can consult the above document here: LINK

L'Articolo 6 della Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti di Sapienza recita: 

«Le studentesse e gli studenti sono portatori di diritti inviolabili, senza distinzione di genere, orientamento sessuale, etnia, cittadinanza, credo religioso, opinione politica, condizioni personali e sociali, e con pari dignità rispetto alle altre componenti della Comunità stessa. L’Università garantisce l’integrazione di tutti i membri della comunità accademica senza distinzioni o alcun tipo di discriminazione.»

La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti è stata approvata dal Senato accademico con delibera n. 244 del 15 ottobre 2019 ed emanata decreto del Rettore 3862/2019 prot. 0108807 del 6 dicembre 2019.

Potete consultare il suddetto documento qui: LINK

A list of common rules

Una lista di regole comuni

When you write to an institutional email, you are writing to an official role in the INSTITUTION, not to the man behind the screen. Granted our will to support You as far as I can, you are not addressing your coach: you are addressing an Office. Therefore write your mails with politeness, respect, and completeness of information. Do not hope for the Office to understand what you mean, express yourself with proper and official grammar, syntax and register.

The Language requires the use of the full title to refer to a person (e.s Professor, Doctor, Mister, Honorable,...), or alternatively the use of the abbreviated title followed by the last name (e.g. Prof. Napoli), etiquette to which I believe it is important to adhere in written communications, as we are not exchanging short text messages between old comrades. Phrases like "Ok Prof!" or "hello prof" are grammatically, syntactically and stylistically incorrect.

Being connected (from the Latin "cum "+"lex") in the mutuality of the relationship between Teachers and Students, does not make these colleagues, in the modern meaning of the lemma. It is therefore appropriate to remember that in addressing a Lecturer even the register must respect this difference in roles, just as the content of the request, which is certainly legitimate, must be legitimized by appropriate expression.Therefore, merely as an example:

Quando scrivete ad una e-mail istituzionale, state scrivendo a un ruolo ufficiale nell'ISTITUZIONE, non alla persona dietro lo schermo. Pur riconoscendo la nostra volontà di sostenervi per quanto possibile, non vi state rivolgendo al vostro allenatore: vi state rivolgendo ad un Ufficio. Pertanto, scrivete le vostre mail con educazione, rispetto e completezza di informazioni. Non sperate che l'Ufficio capisca quello che volete dire, esprimetevi con una grammatica, una sintassi e un registro corretti e ufficiali.

La Lingua prevede l'uso del titolo completo (es Professore, Dottoressa, Preside, Onorevole,...) per riferirsi ad una persona, o in alternativa l'uso del titolo abbreviato seguito dal cognome (es. Prof. Napoli), etichetta alla quale credo sia importante attenersi nelle comunicazioni scritte, in quanto non ci stiamo scambiando brevi SMS tra vecchi commilitoni. Frasi come"Ok Prof!" o "salve prof" sono grammaticalmente, sintatticamente e stilisticamente scorrette.

L'essere collegati (dal latino "cum"+"lex") nella mutua reciprocità del rapporto tra Docenti e Studenti, non rende questi colleghi, nella moderna accezione del lemma. E' pertanto opportuno ricordare che nel rivolgersi ad un Docente anche il registro deve rispettare questa differenza di ruoli, così come il contenuto della richiesta, sicuramente legittima, deve essere legittimato da un'adeguata espressione. Pertanto, a titolo meramente esemplificativo:

Respect and politeness are like cherries

Rispetto e gentilezza son come le ciliege

In a world where a chaotic speed seems to have taken over, outclassing any form of mindfulness and thoughtfulness, kindness may now seem to be the exception rather than the norm. However, it is important to remember that respect and kindness will be traded with equal kindness. This concept can be likened to the popular saying "one cherry leads to another," since kindness, fairness, attention to form and in mutual respect also have the power to attract equivalent attentions from the other party. Respect and kindness toward others help us to create a positive, courteous and welcoming environment that can inspire and influence others to move with equal tact toward us. Adherence to these rules, which, after all, simply express norms for mutual respect, is fundamental to maintaining healthy and harmonious relationships, both personally and socially.  When we treat others with respect, we demonstrate our appreciation for their dignity and worth as individuals. This creates a sense of trust that can strengthen bonds and build bridges between people and communities, even and especially in professional settings.On the other hand, when we behave rudely or disrespectfully toward others, we are likely to receive the same treatment in return. Just as one bitter cherry can spoil the taste of others, disrespectful behavior can damage relationships and create tension.
In conclusion, just apply the golden rule: behave with your neighbor as you want them to behave with you.

In un mondo in cui una caotica velocità sembra aver preso il sopravvento, surclassando qualsiasi forma di attenzione e meditata pacatezza, la gentilezza può sembrare ormai un'eccezione anziché la norma. E' tuttavia importante ricordare muovendo rispetto e gentilezza si verrà trattati con altrettanta gentilezza. Questo concetto può essere paragonato al detto popolare "una ciliegia tira l'altra", poiché anche la gentilezza, la correttezza, l'attenzione alla forma ed in rispetto reciproco hanno il potere di attrarre premure equivalenti da parte dell'interlocutore. Rispetto e gentilezza verso gli altri ci aiutano a creare un ambiente positivo, cortese e accogliente che può ispirare e influenzare gli altri a muoversi con altrettanto tatto nei nostri confronti. Il rispetto di queste regole, che, in fondo, esprimono semplicemente norme per il rispetto reciproco, è fondamentale per mantenere relazioni sane e armoniose, sia a livello personale che sociale. Quando trattiamo gli altri con rispetto, dimostriamo il nostro apprezzamento per la loro dignità e il loro valore come individui. Questo crea un senso di fiducia che può rinsaldare legami e costruire ponti tra persone e comunità, anche e soprattutto in ambito professionale. D'altra parte, quando ci comportiamo con maleducazione o mancanza di rispetto verso gli altri, è probabile che riceveremo lo stesso trattamento in cambio. Così come una ciliegia amara può rovinare il gusto delle altre, un comportamento irrispettoso può danneggiare le relazioni e creare tensioni.
In conclusione basta applicare la regola d'oro: comportati con il tuo prossimo come vuoi che esso si comporti con te.